Se noi uccidiamo la terra noi uccidiamo l’uomo.
PRESIDIO VALLE DEL MIS
Mentre le variazioni climatiche di questi ultimi decenni
si manifestano sempre con maggiore drammaticità, tanto che in questo ultimo anno abbiamo sofferto di una delle più gravi carenze di piogge degli ultimi decenni, (che hanno portato alcuni
torrenti a trasformarsi in pietraie)...aziende note o create ex novo, in
tutti i torrenti del bellunese hanno presentato decine e decine di domande per
installare centraline per la produzione dell'energia elettrica le quali, non solamente fanno emergere numerosi
interrogativi sulla validità produttiva (o solo furbizia speculativa?) ma che
stanno, se realizzate, attentando all'equilibrio ambientale distruggendolo
per sempre.
Siamo in profonda e drammatica crisi economica e sociale
perché si è perseguito un progetto dove
il far soldi è stata la priorità sui beni collettivi, sul pianeta e sulla vita
delle persone…ed ora pur consci di ciò si continua in questa strada con la
complicità dei politici e sindaci locali, che in nome d’un economia di palazzo
stanno svendendo pezzo per pezzo il futuro della nostra provincia.
Costruire una centralina, con gli ovvi manufatti in
cemento, determina ineluttabilmente la morte di un torrente la quale non si
esplica in un presupposto teoric,o ma coinvolge intere vallate, la flora, la fauna ed il diritto inalienabile del nostro pianeta alla conservazione ed alla difesa, visto che è l’unico pianeta abitabile conosciuto.
esplica in un presupposto teoric,o ma coinvolge intere vallate, la flora, la fauna ed il diritto inalienabile del nostro pianeta alla conservazione ed alla difesa, visto che è l’unico pianeta abitabile conosciuto.
Gli antichi vedevano nella terra (come pianeta) un’entità
viva percorsa da energie tellurgiche e dall’acqua come la doppia rappresentazione del principio
creativo femminile, un pianeta vivo da
cui l’uomo poteva attingere energia di salute e la vita stessa.
Ieri 1° maggio, Festa dei lavoratori e non del lavoro in
quanto entità simbolica dello sfruttamento delle persone, si è tenuto un
presidio a Ponte Titele, a Gosaldo, dove Acqua
Bene Comune ha organizzato un “presidio creativo”, che non ha voluto essere
solo una giornata di protesta ma anche di festa di ciò che appartiene a tutti, e
quindi da tutelare e salvare dallo
sfruttamento.
La partecipazione non solo è stata ampia e festosa, ma estremamente simbolica con
“il piantare” giovani alberi proprio all’interno del cantiere per la
realizzazione dell’opera, alberi per indicare non solamente la “natura” ma nel
loro significato più ancestrale come alberi della vita i quali attraverso la
verticalità uniscono il cielo alla terrà.
Sono gli antichi alberi dell’abbondanza e della prosperità
simboli fondamentali di tutte le culture le quali non potevano concepire l’umo
da “solo” ma come un tutt’uno con il
mondo.
Potremmo insistere sui risvolti e responsabilità politiche
di questi eventi “centraline”, ma per questa volta vogliano puntualizzare su
ciò che rischiamo di perdere definitivamente:
noi stessi ed il nostro futuro che non possiamo e non vogliamo sia rappresentato dallo “spread” ma dalla sommatoria dei rapporti condivisi e di ciò che abbiamo trovato alla nostra nascita…un pianeta pullulante di vita, di bellezza ed armonia che nessun uomo ha il diritto di distruggere.
noi stessi ed il nostro futuro che non possiamo e non vogliamo sia rappresentato dallo “spread” ma dalla sommatoria dei rapporti condivisi e di ciò che abbiamo trovato alla nostra nascita…un pianeta pullulante di vita, di bellezza ed armonia che nessun uomo ha il diritto di distruggere.
Santa Ildegarda di Bingen (1098 – 1179) diceva che l’uomo
si ammala quando la sua energia verdigizzante (viriditas) si consuma o si
“abbassava” e per poter ritornare in salute l'energia stessa doveva essere recuperare dalla natura.
Pertanto l’ovvia domanda:
se noi distruggiamo la natura
potremmo vivere in salute…o solamente…potremmo ancora vivere?
Questo è stato il significato di quest’iniziativa e della
partecipazione di noi come Sel Federazione di Belluno, senza simboli o
bandiere, ma con la forza della ragione e con l’ottimismo che la lotta
continuerà in difesa di ciò che nessuno deve toglierci:
la dignità e la responsabilità
di essere uomini e donne coscienti e liberi dai lacci dell’egoismo.
Sotto video dell'attrice Carla Vitantonio:
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