COMUNICATO STAMPA
Vidor 26 luglio 2012
COSTITUENDA ASSOCIAZIONE WWF ALTAMARCA GRUPPO ECOLOGICO MARTIN PESCATORE
OGGETTO: CANDIDATURA COLLINE DOCG PROSECCO A PATRIMONIO DELL’UMANITA’
I gruppi ecologici che sottoscrivono tale comunicato hanno particolarmente a cuore la salute dell’ambiente e delle persone residenti nel territorio indicato. Elevarlo a patrimonio dell’umanità è senza dubbio la realizzazione di un sogno.
Ciò che non ci convince è il fatto che coloro i quali lavorano per portare avanti tale candidatura sono proprio quelli che in forme e modalità diverse ne stanno causando la distruzione.
I soggetti che si sono attivati sono il Consorzio di tutela, i Sindaci dei 15 comuni DOCG prosecco e l’IPA (Intesa Programmatica d’Area Terre Alte composta da 50 organismi politico-economico-sociali locali).
Proponiamo alcuni
DISTRUZIONE DELL’AMBIENTE
Una volta in questo territorio era presente la biodiversità e la
multifunzionalità agricola. Esistevano prati coltivati ad erba medica per le
mucche, campi di mais, campi di patate, siepi lungo i confini, boschi da cui si
ricavava la legna ed i pali necessari all’agricoltura, vigneti per la
produzione di vino ad uso domestico e le eccedenze erano vendute a damigiane
alle osterie, ai parenti o ai turisti.Ora sta scomparendo ogni altro tipo di coltivazione: strade, case, cortili e scuole si trovano immersi in un unico vigneto di tipo industriale da Valdobbiadene a Conegliano, un unico indistinto “uvificio”.
Oramai pendii scoscesi, scarpate, terreni marginali, anfratti e luoghi poco soleggiati sono stati considerati adatti alla piantumazione delle viti.
I rappresentanti del Consorzio del prosecco esaltano l’humus locale, uno strato millenario
prezioso per il profumo del vino e per la sua qualità e poi permettono violenti interventi da cantiere edile, assegnando poi la qualifica DOCG al vino prodotto in terreni completamente artefatti.
Inoltre alcuni viticoltori hanno il vizio di prelevare l’acqua dai torrenti per irrigare i propri vigneti.
TORRENTE TEVA PROSCIUGATO |
Non mi risulta che nessuno abbia mai pagato multe o sanzioni. Da notare che gli agricoltori hanno a disposizione il canale Brentella per l’irrigazione, ma molte volte preferiscono seguire la via più breve.
La situazione si complica con le autorizzazioni a costruire ed ampliare in mezzo alla campagna o sulle colline le cantine, che sono diventate veri e propri opifici industriali. Questo comporta problemi di fornitura di acqua potabile, produzione di liquami, di rumori ed odori per i confinanti e problemi per le relative cadute di tensione dell’energia elettrica. Queste cantine quindi dovrebbero essere collocate in aree industriali.
CANTINE SCARICANO... |
SVALUTAZIONE DEL TERRITORIO
I vigneti e le cantine industriali si sono avvicinati così tanto alle
abitazioni da svalutarle dal punto di vista economico e paesaggistico. Non
esiste più la possibilità di sedersi in giardino a leggere il giornale. L’odore
dei pesticidi ti attanaglia alla gola. I 15 Sindaci che vogliono elevare la
zona a patrimonio dell’umanità nel loro Regolamento di Polizia Rurale hanno
permesso praticamente l’uso di qualunque sostanza e di qualunque mezzo di
dispersione, senzagarantire il minimo controllo. Le poche multe rilevate sono frutto dell’insistenza e della tenacia dei cittadini, costretti a documentare con foto e filmati i continui soprusi di cui sono oggetti.
Ci sono percorsi naturalistici e turistici, come quello di Vidor, denominato in modo infelice “Dal sacro al Prosecco”, dove in base ad un’ordinanza del Sindaco e della Provincia è vietato il transito dal mese di aprile fino a settembre a causa dei trattamenti nei vigneti. Tenendo conto di questa ordinanza tutte le colline del prosecco DOCG dovrebbero essere interdette per 5 mesi al transito dei turisti e dei residenti.
Se la DOCG prosecco dovesse essere dichiarata patrimonio dell’umanità, come potremmo spiegare ai turisti che tale patrimonio è visitabile solo in alcuni periodi dell’anno?
Per concludere abbiamo tutto un ecosistema da ristrutturare con urgenza.
DANNI ALLA SALUTE
Stiamo anche assistendo ad una crescita continua e rilevante delle incidenze
tumorali nella ULSS 7 che copre quasi totalmente l’area della DOCG prosecco. Un
trend di crescita che dovrà sicuramente essere invertito.
ULSS 7 – PIEVE DI SOLIGO – CODICE E048 –NEOPLASIE MALIGNE
I pesticidi liberamente utilizzati, grazie al regolamento, sono cancerogeni, interferenti endocrini, teratogeni e così via.
Non vengono messi cartelli per informare la gente che porta a spasso i propri figli o va a correre alla sera proprio vicino ai vigneti, magari trattati da poche ore. Quindi i cosiddetti “gruppi vulnerabili”, indicati nella direttiva europea 2009/128 CE, non hanno alcuna protezione sostanziale.
SCUOLE ELEMENTARI DI BIGOLINO |
Sembra che la priorità dei valori proposti sia la seguente: prima il profitto, poi la salute dei bambini. Questa situazione non sembra assolutamente adeguata a un territorio che pretende di diventare “patrimonio dell’umanità”.
FUGHE DALLE PROPRIE CASE
Oltre al fenomeno della riduzione del valore immobiliare delle case collocate
in mezzo ai vigneti trattati, case che difficilmente si riesce a vendere,
esiste il nuovo fenomeno dell’esilio volontario di alcuni abitanti. Monia
Lorenzon e Rosy Zampieri, ad esempio, hanno deciso di vivere in zone non
contaminate di montagna per i 5 mesi dei trattamenti. Tale situazione appare
davvero paradossale per la candidatura di cui sopra!
INCONGRUENZA DELLA PROVINCIA DI TREVISO
Ci meravigliamo nel vedere la Provincia, nella persona del suo Presidente,
brindare alla proposta di candidatura all’Unesco da parte del Comitato
promotore, che contiene anche l’IPA (intesa programmatica d’area terre alte),
quando la stessa Provincia è uscita dall’IPA con un atto di indirizzo che
testualmente recita: “da tempo le province chiedono l’eliminazione di tutti gli
enti intermedi strumentali che svolgono impropriamente funzioni che possono
essere esercitate dalle istituzioni democraticamente elette previste dalla
costituzione” (Tribuna 15-5-2012).Luciano Bortolamiol
Gianluigi Salvador
Nessun commento:
Posta un commento