sabato 8 gennaio 2011

PM10 Negli ultimo 10 giorni a Belluno e Feltre

Giudizio di qualità e concentrazioni di riferimento:
Pessima: maggiore di 100 µg/m3
Scadente: tra 50 e 100 µg/m3
Buona: minore o uguale 50 µg/m3 
 
Grafici Provinciali PM10

I Grafici di Belluno e di Feltre mostrano, nel dettaglio, l'andamento negli ultimi 10 giorni per il PM10 e si riferiscono alle centraline di rilevamento facenti parte della Rete Regionale ARPAV di controllo della qualità dell'aria.

 La sigla PM10 identifica materiale presente nell'atmosfera in forma di particelle microscopiche, il cui diametro aerodinamico è uguale o inferiore a 10 µm, ovvero 10 millesimi di millimetro.

La nocività delle polveri sottili dipende dalle loro dimensioni e dalla loro capacità di raggiungere le diverse parti dell'apparato respiratorio:

oltre i 7 µm: cavità orale e nasale
fino a 7 µm: laringe
fino a 4,7 µm: trachea e bronchi primari
fino a 3,3 µm: bronchi secondari
fino a 2,1 µm: bronchi terminali
fino a 1,1 µm: alveoli polmonari

Dipende inoltre dalla loro natura chimica. In genere, le patologie legate all'inquinamento da polveri sottili sono riconosciute essere l'ASMA, le affezioni cardio-polmonari e la diminuzione delle funzionalità polmonari. La mortalità indotta dalle polveri sottili è oggetto di dibattito.
L?Organizzazione Mondiale della Sanità, sulla base di uno studio condotto nel 2000 in 8 città del mondo, stima che le polveri sottili siano responsabili dello 0,5% dei decessi registrati nell'anno.
I valori limite sono definiti in Italia dal Decreto Ministeriale 2 aprile 2002, n. 60; tale decreto fissa due limiti accettabile di PM10 in atmosfera:
Il primo è un valore limite di 50 µg/m³ come valore medio misurato nell'arco di 24 ore da non superare più di 35 volte/anno.
Il secondo come valore limite di 40 µg/m³ come media annuale

Le PM 10 sonmo costituite da polvere, fumo, microgocce di sostanze liquide.
Le principali fonti di PM10 sono:
Sorgenti naturali: l'erosione del suolo, gli incendi boschivi, le eruzioni vulcaniche, la dispersione di pollini, il sale marino
Sorgenti legate all'attività dell'uomo dove c'è una combustione:
motori a scoppio, gli impianti di riscaldamento, stufe a legna, nelle attività industriali, negli inceneritori,  nelle centrali termoelettriche, nell' usura di pneumatici, freni ed asfalto
Inoltre, una parte rilevante del PM10 presente in atmosfera deriva dalla trasformazione in particelle liquide o solide di alcuni gas (composti dell'azoto e dello zolfo) emessi da attività umane. Il particolato che si forma in atmosfera prende il nome di particolato secondario, mentre quello che viene direttamente emesso in forma solida e/o liquida si definisce primario. Nelle aree urbane il traffico veicolare è una fonte importante di PM10.

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