GUERRA ALLE BANDIERE
La rabbia del centro destra nei confronti dei Referendum è arrivata alle stelle e quindi vedendo "rosso", si scatenato prendendo a pretesto ogni occasione comprese le bandiere che liberi cittadini espongono alle finestre e nelle loro attività commerciali o professionali.
La cronaca:
Cristina Fantinati, capogruppo del Pdl a Novellara (RE) richiamandosi ad una legge elettorale del 1956 ha chiesto al sindaco Pd di inviare i vigili urbani nelle case dei cittadini e nei negozi per far togliere via manifesti, cartelli e bandiere inneggianti al Sì ai
referendum su nucleare, acqua e legittimo impedimento.
referendum su nucleare, acqua e legittimo impedimento.
Per evitare una denuncia per omissione di doveri d'ufficio, il sindaco è stato costretto a farlo, in virtù di una norma che si applica alle campagne elettorali politiche a trenta giorni dal voto, dove in caso di rifiuto sarebbe scattata una multa fino a mille euro.
Ovviamente a seguito della signora Fantinati, capogruppoo del Pdl di Novellara s'è mosso l'intero Pdl provinciale, che con il suo segretario ha innondato i sindaci del capoluogo e di tutti i comuni di esposti in cui si chiede di eliminare ogni forma di pubblicità referendaria al di fuori degli spazi consentiti dalla legge.
Ma come si dice "il sangue non è acqua" è una terra di grandi lotte come l'Emilia non ha certo paura delle crisi di nervi del Pdl quindi...dopo un primo momento di sconcerto il sindaco Pd di Novellara, ha voluto vederci chiaro consultando i suoi legali, quindi ha preso carta e penna e ha emanato una ordinanza con la quale s'invita i vigili urbani del Comune di Novellara a non intervenire qualora cittadini e commercianti e sindacalisti e maestri elementari e vignaroli e produttori agricoli avessero voglia di esporre manifesti, cartelli e bandiere con gli slogan della campagna referendaria, assumendosene in toto la responsabilità.
CHI CERCA TROVA
Sentenza della Corte Costituzionale del 1995 nella quale si sostiene che è irragionevole estendere ai referendum - proprio per la natura che la Costituzione conferisce ai Comitati - i divieti relativi alla propaganda elettorale nei trenta giorni che precedono il voto.
Pertanto tale esposizione non incorre nei divieti di propaganda in luogo pubblico, ma è piuttosto una manifestazione del libero pensiero, un diritto previsto dalla Costituzione.
Quindi: Fuori le banbiere ad ogni balcone!
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