Centrale di Porto Tolle
Carbone la preistoria della tecnologia
Martedì 12 luglio 2011, si è svolto l'incontro, presso l'Auditorio di Via Pighin a Rovigo, organizzato dalle associazioni ambientaliste, dal titolo "Carbone, preistoria della tecnologia".
Molto partecipato l'incontro con dei relatori d'eccezione come l'avvocato Matteo Ceruti, il fisico Massimo Scalia, Alessandro Giannì (Greenpeace), Eddi Boschetti (WWF), Stefano Ciafani (Legambiente) ed alcuni esponenti della politica polesana del centro sinistra e anche del centrodestra.
Assenti i lavoratori della centrale Enel di Porto Tolle che avevano appositamente messo in scena una manifestazione contro l'iniziativa in mattinata, direttamente da Porto Tolle (drammaticamente anche questa volta gli industriali e politici alleati sono riusciti a mettere i cittadini, gli uni contro gli altri con il ricatto del lavoro)
In questa vicenda, più volte segnalata dal nostro blog, dobbiamo a sostegno dei polesani e di noi tutti porci alcune domande:
Perché il mancato adeguamento della centrale nei tempi previsti dalla normativa nazionale ("il Polesine è stato tenuto per ultimo")?
Perché si vuole privilegiare il carbone, con un pesante inquinamento da metalli pesanti, diossine e furani?
Perché non si vuole la valorizzazione ambientale e delle attività dei settori economici della pesca e del turismo, che sarebbero drammaticamente danneggiati da una centrale a carbone?.
Perché i danni causati dalle sostanze inquinanti lesive del sistema respiratorio, circolatorio, nervoso e cancerogene sono considerati irrilevanti dal punto di vista economico pur sapendo che l’icremento delle malattie determinerà non solamente danni alle persone a manche alla finanza pubblica?
Perché continuare a usare delle risorse, come il carbone, che miete vittime tra i lavoratori delle miniere mentre si potrebbe usare solo risorse a basso impatto ambientale ed umano e più etiche?
Perché l’Enel è certa della possibilità di “stoccare” il CO2 mentre fino ad ora, dove si è tentato ciò, i risultati si sono dimostrati contraddittori? (vedi il caso di Utsira, al largo della Norvegia).
Se da una parte c’era la possibilità di percorrere vie alternative al carbone, strade rifiutate dagli interessi privati dell’Enel, dall’altra abbiamo una classe politica incerta e piene di contraddizione tra ciò che è legittimo e difende gli interessi dei cittadini e gli interessi delle oligarchie economiche, industriali e politiche.
Abbiamo da una parte i diritti dei cittadini alla salute ed alla vita serena.
Abbiamo da una parte i diritti al rispetto dell’ambiente e del delta del Po e dei suoi parchi i quali non solamente hanno uno scopo difensivo e preservativo della natura degli ambienti umidi ma pure un punto d’attrazione d’un turismo “verde” e rispettoso con decine di migliaia di visitatori ogni anno.
Abbiamo un angolo d’ambiente e paesaggio da preservare in una pianura (Val padana) completamente distrutta, inquinata e cementificata.
Abbiamo i legittimi interessi delle attività commerciali, artigianali, dell’agricoltura, del turismo e della pesca che verrebbero drammaticamente danneggiate.
Abbiamo i lavoratori della centrale, che giustamente difendono il loro posto di lavoro, ma non certamente a danno di tutto o di tutti.
Abbiamo dall’altra parte gli interessi dell’Enel.
Per finire abbiamo un centro destra e una parte del centro sinistra che invece di trovare strade alternative e difendere i propri elettori…hanno preferito attendere, non essere chiari o difendere in nome d’un ipotetico progresso gli interessi delle multinazionali.
Come è ovvio tutto questo si inserisce in una crisi globale che non è solamente economica e finanziaria ma anche etica e di prospettiva che ci deve dire a gran voce no al carbone, al nucleare od altre industrie pericolose per la salute ed il bene pubblico.
Diciamo anche NO perché le alternative ci sono e sono compatibili con l’ambiente, creano nuovi posti di lavoro, eticamente accettabili e degli enormi vantaggi per la salute e per i cittadini.
Pe un approfondimento Visitate anche Greenpeace:
https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=sites&srcid=ZGVmYXVsdGRvbWFpbnxsYXZvY2V0dGF8Z3g6MTZmNTE3OTg0MGMzZjUzYg
Commissione Ambiente Sel Federazione di Belluno
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