mercoledì 20 luglio 2011

Rifiuti - Riciclo - Lega Nord - Napoli
 
La Lega Nord attraverso Zaia ed il fido assessore all’ambiente Maurizio Conte  hanno detto il loro No ai rifiuti provenienti da Napoli, riaffermando che il dato Veneto pari al 58,3% della differenziata potrà essere ulteriormente migliorato e questo sarà uno degli obiettivi della revisione del piano regionale dei rifiuti urbani. (Gazzettino del 20 luglio. Contemporaneamente l'asserrore regionale  Maurizio Conte dichiara alla Tribuna di Treviso ( sempre il 20 luglio pag.9) che : “l’obiettivo è quello di portare sempre più rifiuti nei termovalorizzatori  per trasformali in energia e quindi avere dei riscontri economici.  

Com’è evidente Conte non solo si contraddice ma molto probabilmente ha
un po’ di confusione in testa.

Come si può portare più rifiuti agli inceneritori se l’obbiettivo di tutti i comuni veneti e quello di aumentare  il riciclaggio?
Più riciclaggio  significa meno rifiuti da inviare alle discariche ed agli inceneritori, quindi Conte dice una cosa  e ne pensa evidentemente un’altra completamente opposta.

Ma cosa sta facendo Napoli realmente?
Parola di Tommaso Sodano, vicesindaco della giunta De Magistris ha voluto, dopo aver valutato le varie esperienze nazionali , trovare una collaborazione con  Carla Poli del Centro riciclo di Vedelago, per utilizzare quella tecnica di recupero. Difatti in quell’azienda i rifiuti, già divisi da una capillare raccolta differenziata, non si bruciano ne vanno nascosti nelle discariche, ma si recuperano, oppure si trasformano e poi si rivendono.Difatti con questo metodo si arriva ad un riciclo del 100% perché dopo aver selezionato meccanicamente i rifiuti, quello che rimane, triturato, si trasforma in una “sabbia sintetica”  utilizzata in edilizia.

Tutta la filiera del riciclo non è una questione prettamente politica basti ricordare che anche nella provincia di Belluno i famosi “sindaci imprenditori” non volevano sentir parola di riciclare più del 50%...perché il resto doveva “nutrire” gli inceneritori, per fortuna per il bellunese le posizioni sostenute dall’allora amministrazione provinciale di centro sinistra di Reolon, ha imposto il riciclaggio spinto alle comunità montane e di conseguenza ai comuni bellunesi.
Pertanto non è questione di nord bravo e sud incapace ma di scelte politiche e mentre nei fatti bruciare i rifiuti per trasformali in inquinamento dell’aria, delle falde trasformandoli (il 30% ) in rifiuti speciali cozza contro qualsiasi logica ed intelligenza ma l'intelligenza non serve a certi politici ne l'evidenza. Difatti mentre i leghisti sperano in nuovi inceneritori in tutto il mondo occidentale si stanno chiudendo ed in tutto il Veneto serviranno sempre meno e si arriverà al non utilizzo totale grazie all’aumento del riciclaggio ed all’esperienza di Vedelago.

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