Enel ed En&En Fuori dai Piedi
San Gregorio Vota No alla Mega centrale Enel
Il risultato del referendum consultivo che si è tenuto nel comune di San Gregorio è il seguente.
389 voti contrari, solo 43 favorevoli.
Questa è la risposta al progetto voluto da una società mista composta al 51% da Enel e al 49% da En&En [cordata di imprenditori e industriali bellunesi...in accordo con le amministrazioni locali di Gosaldo e Sospirolo].
Il “Progetto centrale” , presentato nel giugno del 2010, interessa i comuni di Sospirolo, San Gregorio, Santa Giustina e Cesiomaggiore, con un
11 Km di condotta sotterranea in galleria di 5,10 metri di diametro fino a 100 metri di profondità, per trasportare l'acqua del fiume Mis, fino alla nuova centrale.
Per l'opera si caverebbero 400.000 metri cubi di materiale inerte con enormi problematiche idrogeologiche.
Ovviamente le lusinghe e le tentazioni di enti locali ed imprenditori di fronte ad un progetto di 110 milioni di euro si sono fatti sentire con spinte per la realizzazione di questa centrale.
Per l’ennesima volta imprenditori che ritengono che i soldi sono importanti per fare altri soldi senza tener conto che le loro aziende sono parte del Bellunese e di questa società hanno fatto promesse di convenienza per le amministrazioni locali (affamate di soldi) le quali però dovrebbero sempre ricordarsi che il patto che le lega ai cittadini è un patto etico e di rispetto e conservazione del territorio in cui tutti noi viviamo.
A San Gregorio, per fortuna, il comune ha accettato la proposta del comitato “Acqua bene comune” di organizzare una consultazione popolare sul progetto, impegnandosi a RISPETTARE la decisione dei cittadini.
Il quorum era fissato al 25% degli elettori, ma è stato nettamente superato: ha votato il 38%, di cui il 90% ha detto No alla centrale.
La democrazia, quando è la diretta espressione dei cittadini, non può essere certamente né ingannata né aggirata dai politici, i quali possono solamente inchinarsi al suo volere.
Medesimo atteggiamento (d’inchinarsi al volere dei cittadini) dovrà essere fatto da
Enel e En&En e loro amici imprenditori e politici perché quando i cittadini, che non sono popolo privo di diritti, ma i soli detentori del diritto di decidere del proprio futuro e del territorio, dicono con il loro voto:
Enel ed En&En fuori dai nostri comuni.
Enel e En&En e loro amici imprenditori e politici dovranno andare:
FUORI DAI PIEDI
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