martedì 22 marzo 2011

IL VENETO NON E' AL SICURO DAL NUCLEARE

Il disastro in Giappone ha messo in evidenza quello che sono e quello che sarà la gestione dei PRIVATI…ossia mentire ai cittadini, difatti la TEPCO che gestisce i reattori di FUKUSHIMA per 200 volte ha nascosto degli incidenti ed anomalie dei reattori confermando che il “privato” se deve scegliere tra garantire i suoi investimenti o garantire la salute dei cittadini preferisce tacere e fare profitti. In equal misura la decisione della Germania di bloccare le proroghe della vita dei reattori da 32 a 40 anni ripropone quanto poco vale, per loro, la vita umana.

Cosa succederebbe a Chioggia (Ve) se fosse costruita una centrale nucleare e se  avvenisse un incidente con fuoriuscita di materiale radiottivo?

Stiamo parlando dell’ipotesi tutt’altro che remota che il governo Berlusconi  con l’inaffidabile Zaia (vedi il perché a piè pagina) decidano di costruire una centrale atomica a Chioggia con un reattore EPR MoX Plutonio francese il quale è il reattore  più pericoloso della storia dell'industria nucleare (ancora mai messo in funzionamento a causa di problemi di sicurezza).
In caso di incidente in un raggio di 70km più di 5 milioni di abitanti dovranno essere immediatamente evacuati e  tutto il territorio del Veneto verrebbe contaminato e reso inabitabile per migliaia di anni visto che il combustibile dei reattori EPR MoXplutonio rimane pericoloso da 250mila a 500mila anni.

Dobbiamo sempre tener ben presente che Chioggia e tutto il litorale veneto è un territorio, molto vulnerabile a causa di di fenomeni di subsidenza (zona bassa sul mare) e quindi con alti livelli di acqua che potrebbero causare inondazioni per non parlare anche di terremoto. 

Uno studio condotto dall’Istituto di Meteorologia e dall’Ecoistituto di Vienna ha cercato di analizzare - partendo da ipotesi metereologiche concrete - il risultante Fallout sul territorio circostante, incluso il coinvolgimento delle nazioni limitrofe.

Su usa il 1995 come anno "staticamente tipo" delle condizione metereologiche.

Nei casi riportati in figura 1 e 2 si ha un coinvolgimento essenzialmente della pianura padana (con ampie ricadute anche in Austria).
Nel primo caso con dispersione verso nord (Trentino Alto Adige e Austria), nel secondo caso la dispersione coinvolgerebbe soprattutto l’area tra Bologna e Milano e a sud anche verso Firenze e oltre. Nei casi riportati nelle figure 3 e 4 si ha un coinvolgimento significativo (oltre che del versante italiano) dell’Austria, con valori di contaminazione di 100kBq Cs-137 per metro quadro.


Fidarsi del governo e di Zaia?

Fino ad ieri noi tutti eravamo considerati allarmisti, incapaci di comprendere le necessità del nostro paese e che le “Centrali atomiche” sono le fonti più sicure per la produzione dell’energia. Zaia ha più volte ripetuto che nel Veneto non si faranno centrali ad energia nucleare, ma è lo stesso Zaia che sta tagliando i servizi regionali, lo stesso Zaia che al momento di creare la sua giunta si è volutamente dimenticato del Bellunese…ed è lo stesso che si è dimenticato d’inviare i contributi agli alluvionati veneti del 01 novembre 2010 e di fare le opere di prevenzione minimale, così eccoci di nuovo e dopo tre mesi e mezzoil Veneto sott'acqua.
Questi  “politici” vogliono privatizzare ogni cosa dall’acqua alla scuola garantendoci che così è meglio per noi…per noi?

La strategia è sarà quella d'aspettare un po’ di tempo...dimostrandosio saggi...per poi ripresentare alla prima occasione o alla prossima ed ineluttabile crisi la necessità di vivere accanto ad una centrale nucleare ovviamente per il nostro bene.

Caro Zaia e Berlusconi per il nostro bene e quello dei nostri figli abbiamo già votato in un referendum NO al Nucleare e Rivoteremo ancora NO al Nucleare.

Ma il vero problema è che voi non volete ascoltare il volere dei cittadini preferendo quello del popolo (meglio padano) il quale in quanto popolo non deve avere diritti ma deve essere guidato, da voi,  perché incapace di capire e comprendere ciò che è giusto o sbagliato.

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